Trecieffe

Tappi, bottiglie, etichette, involucri e scatole, botti… Senza di loro non sarebbe possibile produrre e vendere il vino. I fornitori sono coloro che contribuiscono a far sì che le migliori tecnologie e la massima resa siano compatibili e portino al successo dell’azienda.

Trecieffe

Tipologia di attività: produzione di serbatoi e vasche, fermentini e macinatori per l’enologia

 

Scheda introduttiva


La storia della società Trecieffe comincia nell’ormai lontano 1984 dalla volontà dei soci fondatori, Crosato Antonio, Crosato Ivo, Crosato Zeno e Frau Vincenzo di costituire un’attività propria, capace di creare oggetti unici e curati nei minimi dettagli, in grado soprattutto di soddisfare le necessità più difficili del cliente. Trecieffe rappresenta, infatti, il progetto comune di quattro cugini che hanno deciso di condividere le esperienze e le competenze maturate in anni di lavoro nelle campagne venete prima, a diretto contatto con la terra e suoi prodotti, e nel settore industriale dell’acciaio poi. Quella che all’inizio era partita come una piccola attività artigiana nel magazzino di casa si è sviluppata nel tempo riuscendo a imporsi come una delle più rinomate imprese produttrici di serbatoi in acciaio inox in Italia e all’estero.

Intervista a Ivo Crosato

Quando avete iniziato a collaborare con Farina? 
La collaborazione continuativa con Farina ha inizio l’anno scorso. Già nel 1978 però avevamo fatto delle vasche per Remo Farina. 

Cosa fornite a Farina? 
Forniamo loro vasche pallettizzate da 15hl e container per stoccare piccole quantità di vino trasportabili. 

Qual è la vostra opinione su Farina? 
Mi sembra una bella azienda, ben strutturata e ben preparata.

In cosa consiste il vostro lavoro?
Partiamo dal principio: ovvero creiamo il progetto, ne discutiamo con il cliente e cerchiamo di andare incontro alle sue scelte e da lì lavoriamo l’acciaio e lo trasformiamo su misura. 
Cos’è il Nectar? 
È il nostro prodotto di punta. È un sistema brevettato che non usa alcun organo meccanico per fase rimontaggio del vino. Non viene usata una pompa come al solito, ma si va a sfruttare la pressione o comunque il gas che si sprigiona dalla fermentazione naturale. Con questo gas infatti il serbatoio va in leggera sovra pressione (inferiore a 0,5 bar). Con questa pressione il vino passa attraverso una griglia per pulirlo e viene rimontato in un serbatoio e viene fatto poi alluvionaggio del cappello. Tutto questo sistema permette di non rovinare il vino e di ridurre le fecce come risultato finale.
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