Enopiave

Tappi, bottiglie, etichette, involucri e scatole, botti… Senza di loro non sarebbe possibile produrre e vendere il vino. I fornitori sono coloro che contribuiscono a far sì che le migliori tecnologie e la massima resa siano compatibili e portino al successo dell’azienda.

Enopiave

Tipologia di attività: Fornitura vetro

 

Scheda introduttiva

Il Gruppo Enopiave opera dal 1984 nel settore enologico, offrendo un’ampia gamma di prodotti selezionati e la propria competenza nella consulenza e nei servizi per assicurare il successo dei propri clienti.
Dal gruppo nasce nel 1999 la società Enopiave Linea Vetro, per fornire assistenza, servizi dedicati e specifico know-how ai clienti del settore vetro. 
La divisione dispone di una rete commerciale dedicata, un’ampia offerta di bottiglie per vini fermi, frizzanti e spumanti, oltre 3.000 mq di magazzini coperti dove la merce viene controllata ed etichettata all’ingresso e gestita grazie al software WMS che permette la piena rintracciabilità degli articoli.
I mercati di riferimento sono il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
EnopiaveLab, nato nel 1985, è invece il laboratorio specializzato nell’analisi di uve, vini e derivati, analisi sensoriale e dei tappi, certificato ACCREDIA n° 0929. Enoconsulenze è, infine, la divisione del gruppo Enopiave nata nel 1987 per dedicare specifiche risorse e know how alla consulenza legislativa nel settore vinicolo.



Intervista a Cristian Toffanin

Può descrivere la realtà per cui lavora? Io lavoro per il gruppo Enopiave, che si occupa a 360° dell’ambito enologico, cantine, sia con un laboratorio esterno per quanto riguarda le analisi sia con il comparto della vendita delle attrezzature (mandati di agenzia e vendita diretta) e infine con il comparto vendita prodotti. Dal gruppo si è sviluppata poi Enopiave Linea Vetro s.r.l., una società con sede distaccata, e uno staff apposito. L’attività è dedicata interamente al vetro, alla commercializzazione delle bottiglie. La filosofia del gruppo è quella di essere vicini ai nostri clienti con delle soluzioni sempre in evoluzione, dargli quel valore aggiunto che permetta al cliente di sentirsi partner di un fornitore all’avanguardia, al passo con i tempi. 

Qual è il Suo ruolo all’interno dell’azienda? 
Io sono il coordinatore della zona di Verona, il commerciale che si occupa di Linea Vetro e anche delle attrezzature. Fornite solo aziende vinicole? No, diciamo che noi come entità non forniamo solo vetro, però gran parte del nostro lavoro da sempre riguarda la fornitura di vetro, in particolare alle aziende vinicole. 

Come vengono commercializzati i prodotti? Può darci un’idea della vostra filiera? 
Non producendo, ci occupiamo solo della commercializzazione, nello specifico di vetreria. Acquistiamo dalle nostre vetrerie partner il quantitativo di bottiglie, e in seguito lo forniamo in due soluzioni: da una parte con la consegna diretta al cliente, dall’altra con il passaggio nel nostro deposito di Caprino Veronese, dal quale poi parte il quantitativo diretto al cliente. Tutta la merce che parte dal nostro magazzino (adibito ad HACCP e autorizzato alle normative per lo stoccaggio di bottiglie) ha una tracciabilità interna. Come Enopiave Linea Vetro diamo una certa tracciabilità ai nostri prodotti che escono dal magazzino, mentre i prodotti che direttamente vanno dalla vetreria al cliente sono segnalati col numero di lotto, riportato nei documenti che arrivano al cliente. Oltre a questo abbiamo una tracciabilità interna che ci permette di avere una gestione più dettagliata di ciò che consegniamo dal nostro deposito, più che altro per i clienti medio piccoli ai quali consegniamo direttamente coi nostri mezzi. 

Come commerciale, qual è stato e qual è il suo approccio verso i produttori locali?
Quando sono arrivato in zona ho fatto una serie di visite conoscitive, non con lo scopo di iniziare a vendere e consegnare prodotti, ho semplicemente monitorato la zona, cercando di capire le tipologie di prodotto utilizzate nell’area. In altre zone che seguo come Padova e Trento ci sono tipologie diverse di bottiglie rispetto a Verona: a Padova più spumante, mentre a Verona più vino fermo. Dopo aver monitorato, ho fatto una mappatura del mio territorio, prima per macroeconomie di prodotto di tipologia di bottiglia e poi sempre più nel sintetico. Una volta determinato questo, ho cercato di capire quali sono i prezzi indicativi che nelle varie zone venivano proposti dai competitor, e solo allora ho approcciato i nostri fornitori, disponendo una descrizione della zona e chiedendo a loro delle condizioni su dei quantitativi che io già avevo determinato nella mia zona di competenza al di fuori di Verona. Ho infine iniziato a proporre delle offerte a quei clienti che avevo inizialmente solo approcciato per conoscerli. Questo è stato il mio lavoro, dal 2007 infatti mi occupo della zona di Verona.


Quali sono i suoi tratti distintivi? In generale, come si approccia al lavoro? 
Con la passione. Per me non è lavoro, è divertimento. Ciò che mi distingue forse è la passione che metto nel mantenere il contatto col cliente, nel dargli il giusto servizio e prodotto, questo è quello che sento dentro. Poi caratterialmente, sono una persona abbastanza decisa a raggiungere l’obiettivo, il mio stimolo principale è infatti pormi degli obiettivi a inizio periodo e arrivare alla fine, concludendoli come voglio io, è la benzina che mi fa andare avanti e che mi fa amare il mio mestiere. Uno degli obiettivi che mi prefisso sempre è di riuscire a costruire un rapporto con il cliente, di essergli vicino con l’esigenza ma anche nella proposta di nuove cose che possano permettergli di espandersi sul mercato. Per me, infatti la figura del commerciale non è solo quella di un venditore del prodotto, esso ha anche il compito di consigliare il cliente, ad esempio nel formato che più si adatta al suo prodotto. In dieci anni sono sempre riuscito a conseguire risultati, con costanza, tenacia e determinazione. 

Quando ha iniziato a collaborare con Farina? 
Sono circa 5-6 anni che ci conosciamo, inizialmente sono entrato fornendo una piccola percentuale di bottiglie, mentre oggi mi occupo di circa il 90-95% della fornitura. Ho sempre lavorato bene con loro perché c’è sempre stato un rapporto di trasparenza e collaborazione. Claudio è uno che se ti dice una cosa la fa, per cui i miei programmi sono sempre collimati in maniera positiva con i suoi, c’è sempre stato un buon feeling tra noi. Credo che in questi anni si sia riusciti a costruire un rapporto di partnership.

Se dovesse dare delle parole chiave per definire Farina, quali sarebbero? 
Innovazione, competenza e professionalità.


 


 

  • - Intervista a Cristian Toffanin