Distilleria Maschio Pietro

Tappi, bottiglie, etichette, involucri e scatole, botti… Senza di loro non sarebbe possibile produrre e vendere il vino. I fornitori sono coloro che contribuiscono a far sì che le migliori tecnologie e la massima resa siano compatibili e portino al successo dell’azienda.

Distilleria Maschio Pietro

Tipologia di attività: produzione grappa

 

Scheda introduttiva

La distillazione è sempre stata nei tempi l’attività principale della famiglia Maschio. Il primo ad iniziare fu il bisnonno Francesco nei lontani anni 1880/1885, precursore che ha poi tramandato arte e segreti al nonno Pietro che sviluppò il lavoro da attività saltuaria e artigianale a vera e propria attività commerciale fino al giorno della scomparsa del bisnonno Francesco. Pietro Maschio nel 1948 ha trasferito l’attività dalla provincia di Treviso a quella di Verona, installando la distilleria a Monteforte d’Alpone, paese nel quale ancora si trova; in questa sua nuova avventura è stato aiutato dai figli Francesco e Giuseppe. In quegli anni, e negli anni a seguire, Francesco e Giuseppe, guidati dall’esperienza di Pietro hanno continuamente affinato l’arte della distillazione, sviluppando un proprio mercato nella provincia di Verona e nel Veneto, mercato basato quasi esclusivamente sulla distribuzione della grappa veneta alla moltitudine di piccoli negozi alimentari esistenti all’epoca. A poco a poco, il mercato è cambiato e Francesco e Giuseppe hanno quindi iniziato a distillare vinacce di soli vitigni selezionati, quali l’Amarone, il Valpolicella, il Soave, il Recioto di Soave, lo Chardonnay ottenendo così distillati di qualità superiore, i cosiddetti monovitigni. Ora la distilleria viene gestita dai tre fratelli Fabio, Stefano ed Enrico e dal cugino Roberto, sempre però seguiti dall’esperienza e dalla saggezza dei loro padri.

Intervista a Enrico Maschio

Qual è il suo ruolo all’interno dell’azienda? 
Sono titolare insieme ai miei fratelli e mio cugino. 

Quando avete iniziato a collaborare con Farina? 
Almeno 20 anni, perché prima di noi i nostri genitori e la famiglia Farina collaboravano già. Siamo alla quarta generazione di distillatori. 

Quali prodotti fornite all’azienda? 
Grappa imbottigliata. Raccogliamo le vinacce di loro produzione e le trasformiamo. Siamo allo stesso tempo fornitori e clienti dell’azienda Farina. 

Come viene prodotta la vostra grappa? 
La grappa è il risultato finale della distillazione della vinaccia, la quale è, in poche parole, il sottoprodotto della vinificazione. Tramite il vapore andiamo ad estrapolare il contenuto alcolico della materia prima della vinaccia, attraverso un procedimento che usa vapore e scambio termico. In seguito si estrapola l’alcool e si scinde attraverso la colonna di distillazione e si ottiene la grappa pura, ad 80 gradi, che poi verrà trattata secondo i processi di raffinazione dovuti. 

Qual è la vostra filosofia? 
Elogiamo la lentezza, seguiamo i ritmi stabiliti dalla natura, i tempi della raccolta delle vinacce fresche, quelli della distillazione con metodo tradizionale. Preferiamo il poco ma buono, non diamo ascolto alle richieste del mercato, ma al “naso” dei nostri mastri distillatori. Poche vinacce che raccogliamo da piccoli produttori doc e che seguendo interpretazioni e non automazioni, si trasformano ad ogni nuova stagione in grappe di qualità superiore. 

Qual è il suo prodotto preferito di Farina? 
Sono amante del Valpolicella Superiore e del Ripasso, trovo che siano vini che vanno bene in tutte le occasioni. 

Che giudizio darebbe all’azienda Farina? 
Ottimo, mi trovo bene sia come cliente che come fornitore. Questo anche grazie al grande rapporto di lavoro e di amicizia che esiste da anni ormai. Cosa significa per lei essere fornitore di un’azienda vinicola? Sotto il rapporto di lavoro naturalmente tentiamo sempre a dare il massimo sia come qualità che come servizio, perché quando uno lavora bene viene poi gratificato. La più buona politica è dare un prodotto ottimo e questo è quello che ci impegniamo a fare sempre.

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Grappa di Amarone della Valpolicella

La distillazione è sempre stata l’attività principale della famiglia Maschio. Il primo ad iniziare fu il bisnonno Francesco nei lontani anni 1880/1885 per poi tramandare arte e segreti al nonno Pietro che sviluppò il lavoro da artigianale a propria attività commerciale fino al giorno della sua scomparsa. Pietro è sempre stato seguito dai figli Francesco e Giuseppe che hanno quindi affinato l’arte della distillazione ottenendo così distillati di qualità superiore, derivati anche da monovitigni, racchiusi in eleganti bottiglie o in raffinate soluzioni in vetro soffiato. Continuano ora l’attività i loro figli, sempre però seguiti dall’esperienza e dall’oculatezza dei padri. 
 
VITIGNO DI PROVENIENZA: 
Molinara, Rondinella, Corvina. La grappa di Amarone viene ottenuta dalla distillazione delle vinacce dei sopraelencati vitigni provenienti dalle più rinomate ed affermate aziende agricole della Valpolicella. Le uve, nelle aziende agricole vengono poste ad appassire per un periodo di circa quattro mesi e una volta pigiate, vengono poi lasciate a fermentare con il vino per altri sessanta/novanta giorni. Giungono in distilleria ancora intrise di vino e distillate immediatamente. 
METODO DI DISTILLAZIONE:
metodo discontinuo a bassa pressione. La distilleria MASCHIO PIETRO opera con un apparecchio distillatore completamente in rame, metallo per eccellenza atto a costituire l’impianto composto da quattro caldaiette, e con una capacità produttiva di circa trecento litri giornalieri. La distillazione avviene a bassa pressione con sistema discontinuo per preservare gli aromi ed i profumi della materia prima. Tale operazione richiede molta esperienza nel “tagliare” le vari fasi del processo, in quanto la prima di esse ( testa ) e l’ultima ( coda ) devono venire eliminate dal processo produttivo racchiudendo degli alcoli potenzialmente dannosi alla salute e non gradevoli al gusto. Viene quindi raccolto solamente il “ cuore “ del distillato, in modo da ottenere una grappa di qualità superiore. 

AFFINAMENTO: 
in cisterne in acciaio per i primi tre mesi. Successivamente la grappa viene introdotta in botti di rovere da 350 lt. per circa sei mesi in maniera da ottenere un affinamento ed un colorito ambrato molto gradevole.

ABBINAMENTI: 
la grappa di Amarone, con i suoi profumi di ciliegia e il retrogusto intenso, si presta benissimo ad essere degustata in abbinamento ai dolci secchi caratteristici della gastronomia veronese quali sfogliatine, sbrisolone, nonché al cioccolato fondente. 

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 
14/16° C
  • - Intervista a Enrico Maschio