Intervista a Romeo Righetti
La nostra campagna è stata tramandata dai miei nonni, che a loro volta hanno passato il testimone a mio padre Luigi e ai suoi fratelli. Quando i quattro fratelli hanno deciso di dividersi i terreni, ho iniziato io a lavorare con mio padre circa 20 anni fa. Sin dall'inizio siamo stati conferenti di Farina, si parla ancora degli anni '60; alla base c'è da sempre una relazione di amicizia e di vicinanza tra le famiglie.
Come ha imparato a fare questo lavoro?Ho imparato tutto da mio padre. Con lui ho da sempre avuto un rapporto unico, mi ha sempre sostenuto e se oggi so fare quello che so è merito suo. Ci accompagnava nel vigneto anche mia madre Gemma che ha sempre affiancato mio padre in mansioni più leggere come vendemmiare e ripulire i filari di viti dai tralci. Siamo dunque a tutti gli effetti una famiglia di campagnoli.
Cosa rappresenta per te la vite?Per me rappresenta una cosa viva, è la vita. Ogni nuovo giorno, riscontri differenze rispetto al giorno prima, perché è un processo incessante in continua evoluzione.
Sta a te lavorare bene al fine di ottenere buoni risultati...a volte però c'è da dire che non dipende solo da te: ci sono aspetti che non si possono tenere del tutto sotto controllo, la vita in generale te lo insegna.
Che immagine ti compare negli occhi quando pensi alla vigna?L’anno è lungo, inizia in inverno quando vai a potare, ma ogni singolo giorno ti figuri e immagini quello che l’annata porterà. Guardi sempre al futuro… attendendo con ansia la vendemmia. Per questo quando arriva ottobre si fa una grande festa, soprattutto se passata in famiglia: nel campo succede di tutto, si respira la gioia di stare insieme e si condivide una grande passione, che è la cosa più importante.
Nella tua attività chi hai coinvolto?I miei tre figli maschi, tutti di età intorno ai 20 e 30 anni, nonostante abbiano il loro impiego, sono sempre ben disposti a darmi una mano. Io ho insegnato loro quello che a suo tempo mio padre ha insegnato a me. Rappresentano un sostegno molto importante, senza il loro aiuto in tante cose non ce la farei.
Come definiresti l'azienda di Farina?È un'azienda all’avanguardia, che farà sicuramente strada perché ha tanta voglia di innovarsi. Punta sicuramente sulla qualità. Voler far leva su questo aspetto comporta dover fare delle scelte che non facilitano e velocizzano il processo di realizzazione del prodotto, anche se la soddisfazione finale è inappagabile.