Intervista a Elio Peretti
Quando avete iniziato a conferire le uve a Farina?La mia famiglia collabora da parecchi anni con Farina, conferiamo le nostre uve da circa 20 anni. Come nella maggior parte delle migliori collaborazioni, siamo giunti all'azienda tramite un nostro contatto, che ce li ha consigliati. Da quel momento si è instaurato un rapporto di fiducia e reciproca stima che nel tempo è diventata anche amicizia. La collaborazione si è spostata dal semplice conferimento delle uve ad altro.
Che tipo di collaborazione avete oltre al conferimento delle uve?Oltre a conferire le uve delle nostre viti, abbiamo anche un ruolo più attivo. Da un paio d’anni io faccio anche l’autista per loro: nel periodo di vendemmia mi occupo di andare dai vari conferenti a ritirare l’uva e la porto in azienda. Inoltre, mia sorella e suo marito, coinvolti anche loro nella gestione della vigna, selezionano per Farina le uve migliori da mettere in appassimento per realizzare l’Amarone. Hanno un occhio nella scelta dei grappoli migliori che deriva da anni di esperienza.
Qual è il suo vino preferito della selezione di Farina?Amarone e Ripasso. Sono indubbiamente i loro vini migliori, quelli che preferisco abbinare ai miei piatti preferiti. È sempre un piacere bere vino di qualità.
Che aggettivo darebbe a Farina come azienda?È un'azienda che
sa cosa significa il sacrificio e la costanza per il raggiungimento di
un buon risultato. L’azienda ha un sistema organizzativo all'avanguardia
che sa come rinnovarsi e crescere.
Nonostante il successo riscosso,
non ha mai perso di vista quelle che sono le sue origini, l'importanza
di avere buoni rapporti umani, il rispetto e la riconoscenza che porta
verso chi l'ha aiutata e chi sta continuando a farlo, come ad esempio i
suoi collaboratori, conferenti e fornitori.