Intervista a Mattia Cobelli
Quando ha iniziato a collaborare con Farina?Il mio approccio con Farina è stato 4 anni fa, quando sono arrivato qui per una vendemmia. Dunque una collaborazione stagionale. Poi mi sono laureato in enologia a San Michele all’Adige. E sono stato chiamato qui come aiuto enologo.
Perché ha scelto il mondo del vino?Mio nonno produceva vino e quindi io sono cresciuto in mezzo a questo mondo. Non potevo scegliere altrimenti.
Che ruolo ha all’interno dell’azienda?Sono l’aiuto enologo. Mi affianco ad Andrea e faccio le operazioni di cantina: travasi, preparazione dei vini per imbottigliamento…
Cosa le piace di più?Il momento della vendemmia è il momento che amo di più. È fisicamente complicato, ma la parte più bella dell’enologia. Perché ogni annata è diversa.
Mi piace inoltre degustare i vini, scoprire come cambiano di settimana in settimana.
Il primo ricordo che ha di quando è arrivato a lavorare da Farina?La prima persona con cui sono entrato in contatto è stato Andrea. Con lui si è instaurato da subito un rapporto semplice e sincero. È il mio maestro.