Marius Pogan

Role: Workman, deals with bottling, warehouse and maintenance
Hallmarks: H
Motto: G
M

 

Interview with Marius Pogan

Come ha iniziato a collaborare con Farina?
Sono arrivato da Farina nel 2009. Ero appena arrivato in Italia dalla Romania, dove avevo studiato ingegneria meccanica. Poi lì le prospettive di avere uno stipendio sicuro e ben pagato non sono molte e così sono venuto a Verona, perché qui c’era una mia zia.
Inizialmente mi hanno assunto tramite una cooperativa, poi ho sono stato assunto direttamente dall’azienda.

Che ruolo ha all’interno dell’azienda?
Sono un operaio: preparo le macchine, seguo il lavaggio delle macchine per l’imbottigliamento e la catena della preparazione della bottiglia.
Inoltre mi occupo anche di etichettatura e di magazzino.

Cosa ti piace di più di questo lavoro?
Mi piace lavorare in questo ambiente, tranquillo e sereno. Io sono una persona che ama darsi da fare, fare le cose bene, una per volta, senza confusione. E qui lo riesco a fare.

Qual è il primo ricordo che ha di quando è arrivato a lavorare da Farina?
Mi ricordo ancora la scena: Claudio, che aveva addosso un giubbotto grande, mi ha accolto e spiegato come mettere le bottiglie vuote sul nastro. Quel giorno ho fatto solo quello, ma con grande entusiasmo e voglia di darmi da fare.

Che aggettivo si darebbe come persona?

Leale, ma solo se sono sereno in un posto. Anche un po' precisino.


Come definirebbe l’azienda?
L’azienda ideale in cui lavorare.

Punto di forza?
È organizzata e ha un ottimo staff, tutti si danno da fare.

Che altro lavoro avrebbe fatto se non questo?
Avrei aperto un’officina meccanica. In fondo io mi sento un po' “l’uomo delle macchine”, anche qui. Se qualcosa non funziona provo ad aggiustarla io, a meno che non sia necessario chiamare il tecnico specializzato.

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